Disturbi alimentari

Bulimia nervosa, sintomi e come uscirne

12 donne e 0.8 uomini su 100.000 soffrono di bulimia nervosa. Affianco all’anoressia nervosa c’è la bulimia che colpisce ancora di più gli Italiani.
Mama Chat riceve più richieste di aiuto riguardo i disturbi alimentari che qualsiasi altro tema.

Che cos’è la bulimia?

La bulimia è un disturbo alimentare che si caratterizza principalmente in:

  • Ricorrenti abbuffate: consumo di grandi quantità di cibo (maggiori di quelle che altre persone nello stesso tempo riuscirebbero a fare nelle stesse circostanze) caratterizzato dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di ingerire il cibo. 
  • Ricorrenti ed inappropriate misure compensative per prevenire l’aumento di peso, Come vomito autoindotto, lassativi, diuretici o eccessiva attività fisica.
  • L’autostima e il valore personale di chi soffre di bulimia deriva dalla forma del corpo e del peso.

Secondo il DSM-5 la bulimia nervosa può essere diagnosticata quando i sintomi sono presenti una volta a settimana per almeno tre mesi. 

Quali sono i sintomi e le conseguenze della bulimia?  

La parola bulimia deriva dal greco βουλιμία, “fame da bue”. Questa fame è causata dalle restrizioni rigide ed estreme sul cibo che, chi soffre di bulimia, impone su se stesso/a. Restrizioni che sono imposte a causa di emozioni negative riguardo al cibo e al proprio copro.
Infatti i sintomi principali della bulimia sono:

  • Dare un’eccessiva importanza al controllo dell’alimentazione, al peso e alla forma del corpo
  • Imporsi una dieta rigida e severa (perfezionistica) che poi porta l’individuo a compiere abbuffate.
  • Vergogna delle proprie abitudini alimentari: spesso le abbuffate avvengono in segreto e si caratterizzano in una rapida e incontrollata ingestione di cibo fino a che l’individuo si sente “scoppiare”.
  • Perdita di controllo durante l’abbuffata. 
  • Uso di metodi inappropriati per prevenire l’aumento di peso, come:
    • Autoinduzione al vomito: Questo è un metodo che procura un illusorio conforto alla persona bulimica che spesso impara a vomitare a comando.
    • Uso di lassativi
    • Esercizio fisico eccessivo

La bulimia nervosa ha molte conseguenze negative sia fisiche che psicologiche che vanno a riflettere negativamente sulla vita dell’individuo. 

  • Conseguenze Fisiche:
    • cambiamento costante del peso corporeo.
    • Squilibri elettrolitici che possono provocare arresto cardiaco.
    • Rottura vasi sanguigni negli occhi.
    • Ingrossamento ghiandole del collo.
    • Tagli nella bocca e nella gola.
    • Disidratazione.
    • Infiammazione dell’esofago.
    • Reflusso gastrico cronico o ulcere peptiche.
    • Infertilità.
    • Alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e dei fluidi: 
      • ipopotassiemia,
      • iponatriemia,
      • ipocloremia.
    • Elevazione amilasi nel siero. 
    • Perdita dello smalto dentale.
    • Aumento delle carie. 
    • Alcalosi metabolica. 
    • Acidosi metabolica.
  • Conseguenze Psicologiche:
    • Vergogna.
    • Forte disagio.
    • Solitudine.
    • Stress.
    • ansia e depressione

Quali sono le cause principali della bulimia?

Le cause della bulimia nervosa sono varie e con molteplici fattori. È quindi difficile capire esattamente cosa scatena la bulimia nervosa. Ci sono però delle predisposizioni:

  • Tendenza all’impulsività e disgregolazione emotiva.
  • Insoddisfazione per il proprio corpo. 
  • Traumi o abusi.
  • Bassa autostima, sintomi ansiosi o depressivi
  • fattori genetici e fisiologici, come l’obesità infantile

Come posso aiutare qualcuno che soffre di bulimia?

Uno dei più grandi pregiudizi è pensare che un individuo non soffra di un disturbo alimentare perché “non è sottopeso e neanche sovrappeso, perciò non ha un problema”. Questo è sbagliatissimo. Solo perché qualcuno non raggiunge (o non ha ancora raggiunto) un peso corporeo sotto o sopra la norma non vuole dire che ha un buon rapporto con il cibo e che non ha bisogno di aiuto. 

La bulimia nervosa è un disturbo che si manifesta nell’ombra. Chi soffre di bulimia agisce in segreto e cerca in ogni modo di nascondere i sintomi e le proprie insicurezze. Per questo se si vuole supportare chi soffre di bulimia bisogna essere premurosi in ciò che si dice e si fa.

Ecco una lista di consigli per aiutare chi soffre di bulimia nervosa:

  • Parlare in privato con l’individuo.
  • Non cercare spiegazioni ma trovare soluzioni insieme.
  • Non criticare o controllare la persona affetta. 
  • Non focalizzare l’attenzione sul cibo e il corpo: la visione del proprio corpo e del cibo, di chi soffre di bulimia, è diversa da quella di una persona che invece non ne soffre. Per questo è importante interessarsi allo stato d’animo dell’individuo anche al di fuori di questi temi. 
  • Per finire, il punto più importante: non sostituirti ad un professionista, invece, accompagna la persona verso un percorso terapeutico adeguato.

Trattamenti e cure per la bulimia

Come tutti i disturbi alimentari, il trattamento più efficace è la psicoterapia dove l’individuo impara a:

  • Identificare e successivamente modificare le problematiche che favoriscono la comparsa e il mantenimento del disturbo. 
  • Gestire le proprie emozioni.
  • Conoscere/riconoscere le proprie emozioni negative e a gestirle senza l’uso del cibo.

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