In Italia nove donne su 100.000 si ammalano di anoressia. Tra gli uomini i casi di anoressia sono 1,4 ogni 100.000.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DA) sono così diffusi che ormai non ci sorprendiamo più nel sentire che qualcuno ne soffre, è diventata parte di una triste, grigia, realtà.
Ad esempio, Mama Chat riceve più richieste di aiuto riguardo disturbi alimentari che qualsiasi altro disturbo.
Che cos’è l’anoressia?
L’anoressia nervosa, spesso chiamata solo anoressia, è un disturbo alimentare che si caratterizza principalmente in:
- restrizione alimentare: viene ridotto l’introito calorico che spesso viene associato ad un eccessivo esercizio fisico. Questo porta ad una pericolosa e grande perdita di peso.
- un’intensa paura di ingrassare
- una percezione distorta del proprio corpo: L’autostima e il valore personale di chi soffre di anoressia deriva dalla forma del corpo e del peso. Di conseguenza, possono anche non accorgersi del livello di gravità del proprio sottopeso.
Chi soffre di anoressia ha pensieri ossessivi collegati al peso corporeo durante tutta la giornata che interferiscono con qualsiasi attività quotidiana e rapporti interpersonali e, se non curati, causano danni psicologici e fisici che, in gravi circostanze, possono portare alla morte.
Quali sono le cause principali dell’anoressia?
Ancora oggi le cause precise dell’anoressia non sono del tutto chiare. Secondo gli/le esperti/e vi sono fattori di tipo biologico, psicologico e ambientale che contribuiscono alla comparsa dell’anoressia nervosa.
- Fattori Biologici : Alcuni studi scientifici sostengono che la comparsa dell’anoressia nervosa sia legata a una predisposizione genetica. Per ora questa teoria è ancora non del tutto certa, e sono necessarie maggiori ricerche.
- Fattori Psicologici: E’ stato osservato e analizzato che molte persone che soffrono di anoressia nervosa mostrano simili personalità e tratti comportamentali. Questi tratti comportamentali che sono comuni in chi soffre di anoressia nervosa sono:
- Una spiccata tendenza a soffrire di ansia o depressione.
- Difficoltà a gestire lo stress.
- Una preoccupazione/paura del futuro.
- Perfezionismo, il porsi grandi obiettivi e avere l’esigenza di portarli a termine al meglio.
- Fattori Ambientali: Questi sono ritenuti i fattori con più influenza sulla persona che soffre di anoressia. I fattori ambientali costituiscono un evento particolare, una qualsiasi circostanza o abitudine che puo’ condizionare l’individuo. Tra i fattori ambientali che potrebbero scaturire l’anoressia nervosa, ci sono:
- Il mito “magro uguale bello”, tipico della cultura Occidentale moderna. L’esposizione mediatica a questo messaggio, anche se con gli anni sta diminuendo, é ancora molto diffusa e dannosa.
- La pratica di sport o attività lavorative in cui è richiesto un fisico estremamente magro. Ad esempio praticare danza o ginnastica artistica, e lavorare nel mondo della moda.
- Un forte stress emotivo che puo’ essere causato da un lutto, un cambiamento drastico, un ambiente dannoso, ecc.
- I cambiamenti anatomici che si verificano durante la pubertà, che potrebbero portare un forte disagio per alcuni individui.
- L’appartenenza al sesso femminile, che, rispetto al sesso maschile riservano maggiori attenzioni al peso corporeo e la “bellezza” fisica.
- Persone vicine che hanno sofferto, o ancora soffrono di anoressia nervosa o disturbi alimentari simili. Situazioni di questo genere potrebbero coinvolgere, emotivamente, e indurre lo sviluppo di problematiche di uguale natura.
- Una dieta dimagrante eccessiva e mal controllata.
- L’aver subito violenze fisiche o abusi sessuali.
Quali sono i sintomi e le conseguenze dell’anoressia?
I sintomi dell’anoressia nervosa si raggruppano in sintomi psicologici e sintomi fisici.
- Sintomi Psicologici (emotivi, cognitivi e comportamentali):
- Un’ intensa paura di ingrassare
- Rigida restrizione alimentare seguita da una rapida perdita di peso
- Un ossessivo calcolo delle calorie ingerite
- Attività fisica quotidiana eccessiva ed estrema
- Micromovimenti compulsivi, come muovere le mani e i piedi in continuazione
- Rituali durante i pasti, come il tagliuzzare il cibo in pezzi molto piccoli
- Percezione distorta del proprio corpo
- Bassa autostima
- Pensiero rigido e sintomi ossessivo-compulsivi
- Problemi nella regolazione delle emozioni
- Problemi di attenzione, e di memoria.
- Sintomi Fisici:
- Riduzione della pressione arteriosa.
- Rallentamento della frequenza cardiaca.
- Amenorrea (assenza del ciclo mestruale).
- Osteopenia/osteoporosi.
- Ritardi/compromissione della crescita.
- Capelli fragili e sottili.
- Problemi ematologici (anemia, leucopenia, etc).
- Debolezza muscolare con riduzione della massa magra.
- Problemi ai reni.
- Alterazioni nei livelli di sodio, magnesio, potassio, calcio, ferro e fosforo.
- Problemi gastrointestinali (difficoltà digestive, stipsi, rallentato svuotamento gastrico, ecc).
- Crescita di peli su tutto il corpo (ipertricosi).
- Sensazione di freddo.
- Riduzione della temperatura corporea.
- Unghie fragili.
- Disfunzioni ormonali.
La severità dei sintomi dell’anoressia, come menzionato prima, la rendono una malattia potenzialmente mortale. Il decesso può essere causato dai gravi squilibri che la denutrizione comporta nell’organismo oppure per suicidio.
Come posso aiutare qualcuno che soffre di anoressia?
Spesso chi soffre di anoressia nervosa tende a rifiutare qualsiasi consulto medico e ad evitare qualsiasi trattamento perché nega l’evidenza di qualsiasi problematica.
Per convincerli del contrario ed aiutare, è fondamentale il supporto di chi le/gli sta intorno.
L’anoressia nervosa è un disturbo psicologico e va trattato come tale.
Frasi come – “Ma sei magrə ! Mangia di più!”, “Ma perchè sei così magrə?”, “Ci sono persone che soffrono veramente. Tu devi solo mangiare di più!”, “Ma è così bello mangiare! Come fai a privartene?” – non aiuteranno in nessun modo la persona affetta, anzi possono peggiorare la situazione.
È importante stare attenti a quello che si dice: anche commenti che sottolineano la perdita di peso o la magrezza possono essere dei trigger emotivi per la persona. Nessun disturbo alimentare è un capriccio, ma anzi, si rischia di sminuire così un disturbo che può anche essere grave.
Ecco una lista di cose da fare per aiutare chi soffre di anoressia nervosa:
- Parlare in privato con l’individuo.
- Non cercare spiegazioni ma trovare soluzioni insieme.
- Non criticare o controllare la persona affetta.
- Per finire, il punto più importante: accompagna la persona verso un percorso terapeutico adeguato.
Trattamenti e cure per l’anoressia
Il percorso di guarigione dall’anoressia nervosa non è semplice: richiede tempo, pazienza e la collaborazione di specialisti: dietisti, medici esperti in disturbi alimentari, psichiatri e psicologi.
Il percorso consiste in due tipi di riabilitazioni fondamentali:
- Riabilitazione nutrizionale: consiste nel farsi guidare da un/a dietista, che concorda, insieme al medico e al/alla paziente, un regime alimentare.
- Psicoterapia e riabilitazione: di massima importanza è lo psicologo-psicoterapeuta che lavora sugli aspetti motivazionali e di gestione dei sintomi. La psicoterapia aiuta il/la paziente in numerosi aspetti che sono fondamentali per il percorso verso la guarigione. Viene trattato ciò che potrebbe aver scaturito i sintomi dell’anoressia nervosa (esperienze passate, relazioni interpersonali, ecc.), si lavora sul trovare rimedi, riconoscere e controllare i cosiddetti “pensieri distorti” e si intraprende un percorso di sviluppo di autostima e amore verso se stessi/e.
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