Maternità e Gravidanza | Relazioni e Coppie

L’importanza della stabilità emotiva nella coppia genitoriale

Le competenze dei neonati e lo sviluppo del senso di sicurezza

Quanti di noi si sono trovati almeno una volta a dire o fare qualcosa in presenza di un neonato e subito pensare “ma si tanto non capisce”? Molto probabilmente ognuno di noi!
Questo perchè, per molto tempo, è stato diffusamente sostenuto tra la comunità scientifica che il neonato venisse alla luce come una tabula rasa, ovvero privo di qualsivoglia competenza. Oggi invece la ricerca scientifica ci ha permesso di acquisire la consapevolezza che lo sviluppo cerebrale dei neonati permette loro di disporre di diverse abilità, tra cui osservare il mondo circostante e le persone che lo abitano interagendo con loro attraverso l’imitazione di alcuni comportamenti osservati, il riconoscimenti di volti familiari rispetto a volti sconosciuti e la manifestazione dei propri bisogni tramite il pianto. Sono quindi dotati di connessioni neurali volte
ad apprendere come raggiungere i propri obiettivi grazie all’influenza del mondo esterno. I neonati sono infatti in completa balìa dell’ambiente in cui si trovano presentando innumerevoli esigenze che solo persone adulte sono in grado di supplire; monitorando le cure che ricevono volte a soddisfare le loro necessità, matureranno un senso di sicurezza dato dalla consapevolezza di vivere un ambiente in grado di rispondere esaustivamente ai loro bisogni, al contrario, se ciò non avviene, matureranno la convinzione di trovarsi in un ambiente non sicuro
perchè non adeguatamente responsivo.

Quando parliamo di necessità del bebè è bene tenere presente che non ci riferiamo solamente a quelle fisiche, come essere sfamato o cambiato, ma anche a quelle emotive quali sintonizzarsi emotivamente con il suo stato d’animo e offrire lui un ambiente emotivamente
stabile e sereno privo di conflittualità e tensione costante; anche questo aspetto infatti andrà a
influire fortemente sullo sviluppo del senso di sicurezza sopra citato. É possibile però che,
proprio con l’arrivo di un figlio, si acuiscano tensioni già in essere tra i partner e che con queste
aumentino i litigi. Abbiamo visto infatti negli articoli “Il pianto inconsolabile dei neonati e come
gestirlo” e “La maternità oltre gli stereotipi, parliamo di emozioni vere”, che il diventare genitori
non coincide soltanto con un’esperienza magica e piena di amore ma anche con una buona
dose di stress e alterazione dei precedenti equilibri, tra cui quello di coppia: si necessiterà di
tempo per fare spazio a un terzo componente e ristabilire un nuovo equilibrio che tenga
presente i bisogni di tutti e tre, cosa non sempre facile.

L’influenza dello stress protratto nei neonati

Ma come reagirà il nostro bambino alla presenza di conflitti tra i genitori? E soprattutto, in che
modo un ambiente conflittuale può influenzarne lo sviluppo?

La reazione del nostro neonato sarà quella di percepire tutto lo stress che caratterizza la
situazione e, come ogni essere umano più o meno maturo, risponderà producendo maggiori
quantità di cortisolo – il cosiddetto ormone dello stress – che ci serve proprio per predisporci ad
adottare comportamenti utili alla nostra salvaguardia durante circostanze che minacciano la
nostra sicurezza, sia fisica sia emotiva. Il bambino quindi, sentendo di vivere in un ambiente
teso, instabile emotivamente e minaccioso per la sua incolumità psico-fisica, si attiverà
mettendosi in allerta e aspettandosi che qualcosa di pericoloso possa succedere lui. Tale
condizione di stress farà sì che il bambino apparirà meno in grado di calmarsi, di reagire
positivamente agli stimoli e di riprendersi da un episodio di forte stress – detto altrimenti – sarà
mano capace di regolare autonomamente le proprie emozioni. Qualora l’ambiente sociale in cui
è inserito il bambino continuerà a essere caratterizzato da conflittualità, emotività violenta e
astio, perdureranno anche le sue difficoltà a regolare le proprie emozioni, via via più complesse
all’instaurarsi delle prime relazioni con i pari, a concentrarsi e ad autocontrollarsi, scaturendo –
nei casi più gravi – in comportamenti aggressivi e antisociali.
Cosa fare quindi per tutelare i nostri bambini da una condizione di stress prolungato?
Chiaramente è impensabile, anche nelle relazioni più stabili e felici, che non vi sia alcun tipo di
scontro! C’è però una grande differenza tra i litigi sporadici relativi alle più disparate questioni
della vita quotidiana di ciascuna coppia e neo-famiglia e il ritrovarsi a vivere una relazione
caratterizzata da costante tensione, conflitti, più o meno accessi, sentimenti rancorosi verso
l’altro, verbalizzazioni e comportamenti volti alla svalutazione e al ferire il partner. Nel momento in cui ci si rende conto che la propria relazione di coppia si sta dirigendo in questa direzione e vi
è un figlio coinvolto, è opportuno migliorare quanto prima la gestione dei conflitti al fine di ridurli
il più possibile:

  • se ci si ritrova a litigare in presenza del proprio figlio è bene farlo assistere anche al
    momento della riappacificazione così da mostrare lui come sia possibile riportare lo
    stress a un livello inferiore dopo un episodio acuto e come sia possibile scontrarsi su una
    determinata questione ma poi riconciliarsi – fungendo da modello educativo;
  • fare appello alla propria empatia, ovvero alla capacità di metterci nei panni dell’altro;
    essere genitori non è semplice per entrambi, provare a immedesimarsi nell’altra persona
    e cercare di comprendere i suoi vissuti permette di instaurare un clima di confronto e
    condivisione che spesso alleggerisce le difficoltà sperimentate;
  • essere consapevoli delle sfide che la nascita di un figlio porterà con sé, così da saperle
    riconoscere e aver presente i comportamenti più adeguati da attuare al fine di
    preservare il benessere del bebè, della coppia e del singolo individuo;
  • avvalersi del supporto di professionisti esperti: lavorare sulle difficoltà che si incontrano
    come coppia, prima e durante l’arrivo di un figlio, permette di sviluppare un ambiente
    sereno e disteso in cui crescere sia come genitori sia come partner.

Mama Chat è a vostra disposizione tramite la nostra equipe di psicologhe online con cui è possibile
affrontare, tramite video-terapie, tematiche inerenti la genitorialità e le relazioni di coppia.
Non esitate a scriverci per ricevere supporto in quello che è uno dei compiti più difficili che si
possono incontrare nella propria vita – essere un buon genitore: per esserlo non serve essere
perfetti e non sbagliare mai ma lavorare su se stessi affichè si possa essere un porto sicuro.

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