Relazioni e Coppie

Separazione, tradimento e gelosia. Conoscerli per saperli gestire

Quando l’amore finisce

Abbiamo parlato di amore e innamoramento in nel precedente articolo. Oggi vogliamo affrontare insieme un tema doloroso, e proviamo ad analizzare per quanto possibile la fase forse più difficile all’interno di una relazione: la sua fine.

Tranne per le relazioni violente, possiamo serenamente dire che la colpa è spesso nel mezzo ed i motivi sono i più disparati:

  • non si ama più
  • vi è stato un tradimento
  • il sesso non è più soddisfacente
  • incomprensioni con familiari e amici del partner
  • voglia di indipendenza
  • discussioni su come crescere i figli
  • disallineamenti di crescita nella coppia (lavorativo ed emotivo)

Alla luce di questo piccolo elenco, che non vuole avere l’ambizione di poter coprire l’intera area dei motivi per i quali una relazione possa finire, bisogna fare attenzione a non confondere «la goccia» con le vere motivazioni che hanno portato la coppia a separarsi.

La separazione non è drammatica né per la coppia né per i figli ma va spiegata ed elaborata da tutte le parti in causa con attenzione e delicatezza.

Un figlio/a che vede una madre o un padre uscire da una relazione malsana imparerà di certo una lezione sul rispetto di sé che porterà con sé tutta la vita. Inoltre i figli instaurano relazioni maggiormente positive con genitori separati e sereni piuttosto che uniti e conflittuali. Un dato che possiamo definire senza dubbio prezioso e rassicurante.

La Gelosia

Quando parliamo di amore, è difficile non affrontare il tema della gelosia. Alcune persone sono gelose dalla nascita, sono gelose di tutto e di tutti, intravedono un pericolo dietro ogni relazione essendo vittima di una immaginazione potenzialmente pericolosa.

Il geloso è spesso cosciente che questi pensieri/comportamenti distruggeranno il rapporto ma non ne sa fare a meno. Non possiamo però non considerare quelle che potremmo etichettare

“gelosia vera”.  Ci sono infatti delle situazioni dove, persone generalmente non gelose, lo diventano poiché qualcosa gira storto.  Dopo queste sfuriate è difficile ristabilire un clima di fiducia reciproca:

  • Le aspettative scendono
  • La delusione sovrasta
  • Il rapporto diventa sopportazione

Non è raro osservare coppie, incapaci di elaborare la delusione pur di non arrivare allo sgretolamento finale, che preferiscono vivere nella mediocrità; convincendosi che la gelosia è una forma d’amore.

Il Tradimento

La gelosia non ha un sesso prevalente ma sicuramente ha ragioni diverse: negli uomini è forte il timore del possesso fisico della propria compagna da parte di un altro uomo unito alla paura di dover crescere figli illegittimi; mentre nelle donne è maggiormente presente la paura di perdere la figura di riferimento dalla quale si sentono protette, il timore riguarda perciò maggiormente un coinvolgimento emotivo.

Tra le cause più comuni che innescano i sentimenti di gelosia e possesso possiamo trovare il tradimento, attuato o potenziale da parte del partner. Per tradire è necessario appartenere, dal latino «tradère», consegnare.

Nella persona che ci tradisce vi sono aspettative di lealtà, per questo le conseguenze sono drammatiche, distruggendo non solo il rapporto ma anche l’immagine che ognuno ha di sé.

Il tradimento è tra le esperienze più drammatiche perché incarna l’esperienza della separazione. La vita ne è piena poiché siamo circondati da rapporti affettivi ed in ognuno di essi si proietta l’ombra della perdita, della separazione.

In alcune coppie il tradimento ha effetti somatici e psicopatologici devastanti, tra questi possiamo elencarne alcuni tra i più comuni:

  • Insonnia o ipersonnia
  • Privazione di cibo
  • Ansia
  • Depressione
  • Pensieri paranoidi

 

Perché si tradisce la persona che si ama?

Se dovessimo fare un breve elenco delle diverse motivazioni che possono spingere una persona a tradire il/la suo/a compagno/a potremmo trovare tra le più comuni:

  • Il bisogno di libertà e indipendenza
  • Il bisogno di autoaffermazione per superare i vincoli tradizionali
  • Il bisogno di colmare dei vuoti
  • Il bisogno di avventure/vivacizzazione della coppia che si rianima attraverso il conflitto
  • La necessità sessuali (parafilie, perversioni soft)
  • La necessità di tradire (traditori seriali)
  • La noia (assenza di sorpresa emotiva/erotica)
  • Il sesso (bisogno di trasgressione erotica)
  • La paura di invecchiare (capacità di seduzione = gioventù)
  • Il bisogno di avere un’identità sicura (per mascherare incertezze psicologiche)
  • La paura dell’intimità (timore della dipendenza)
  • La voglia di coccole e tenerezze (maggiore nel mondo femminile)
  • Il complesso di Edipo (cercare nel tradimento il partner perfetto che però non esiste)
  • Il bisogno di vendetta vendetta (ferita narcisistica)
  • Il gusto del rischio

È inoltre affascinante osservare come il tradimento possa assumere diverse declinazioni nelle fasi di vita.

In adolescenza esso rappresenta una conferma di libertà e autonomia, nei giovani adulti invece il bisogno di fuggire da responsabilità che potrebbero diventare troppo pressanti ed infine nella mezza età esso può soddisfare il bisogno di una gratificazione narcisistica, oltre a confermare la propria di femminilità/mascolinità.

Fino ad ora abbiamo parlato del tradimento nel suo aspetto più terribile, è infatti vero che il tradimento rompe qualcosa ma…mette nelle condizioni di porsi delle domande che altrimenti non si porrebbero mai.

Utilizzando questo momento si possono individuare nuove possibilità, ipotizzare nuove sfide e addirittura essere l’inizio di una ricostruzione relazionale.

Ma esattamente, cosa succede dopo un tradimento?

Tra le prime reazioni osservabili vi è senza dubbio una tempesta emotiva: rabbia, tristezza, umiliazione, delusione, ambivalenza, vendetta, vulnerabilità, fragilità, paura dell’abbandono. Tutto ciò in cui si era creduto sembra non aver alcun valore.

A questa fase, disorganizzata e caotica, segue un bisogno di analisi ovvero la necessità di individuare le motivazioni di entrambe le parti, elaborare il lutto e, se possibile, trovare una spinta verso la ricostruzione futura.

Il tradito dovrà fare i conti con la propria autostima, il tradito e il traditore non saranno più gli stessi.  Infine possiamo trovare la necessità di leggere con nuovi significati gli eventi, raccontandosi il passato relazionale tutto, di nuovo, daccapo, con la possibilità di dare una nuova occasione a sé e alla coppia attraverso l’utilizzo di nuove regole e strategie.

Particolarmente significativa, in questo senso, è la frase dello psicanalista Americano James Hillman:

«Entrare in contatto con noi attraverso la delusione che l’altro ci regala

può dare inizio al nostro percorso di individuazione…..trasformando il tradimento

 in un regalo incartato male».

 In questa frase non solo ritroviamo il dolore, che il termine di una relazione significativa necessariamente porta all’interno di un individuo ma soprattutto la resilienza e la possibilità di ricrearsi, a partire dai cocci di un vaso rotto.

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